
Ottobre 2025
Performance
Profitto del mese 0,49% Drawdown massimo 19,25% Mesi di attività 48
Pubblicazione
01/11/2025
Report completo
Nel corso di ottobre, il contesto macroeconomico globale ha fornito segnali contrastanti e nuovi elementi di volatilità che hanno impattato le cinque strategie del portafoglio. L’output aggregato registra un rendimento negativo pari a -0,49% e un drawdown a fine mese del 19,25%, livello più elevato mai sperimentato nel track-record. Pur essendo un risultato deludente, questi dati generano utili lezioni operative e tattiche che andranno immediatamente integrate nel setup di novembre.
Le cinque strategie si sono comportate come segue: la strategia trend/breakout multi‐asset ha subito un’accelerazione di falsi segnali in presenza di volatilità in incremento; la mean reversion su FX major ha mostrato stop ravvicinati e inefficienze nei rimbalzi; la carry & basis posizionale ha risentito della riduzione dei differenziali tasso e dell’aumento dell’incertezza politica; il momentum sulle commodities leggere è stato penalizzato dal cluster energetico e dagli spread di raffinazione in espansione; la volatility harvesting (short gamma) ha mostrato vulnerabilità ai picchi intraday di volatilità, non compensati da adeguate coperture. Dal punto di vista di risk management, il rapporto tra perdita mensile modesta e drawdown elevato segnala una concentrazione di perdita in poche giornate; ciò richiede l’immediata implementazione di limiti di esposizione giornalieri, riduzione della size nelle strategie sensibili alla coda, oltre a una revisione della correlazione interna al portafoglio. A livello macro i dati chiave di ottobre sono i seguenti: nell’area euro, l’inflazione flash è scesa al 2,1% anno su anno, +0,1 p.p. rispetto al mese precedente, mentre l’inflazione core ha tenuto a 2,4%, e il dato per i servizi si è portato al 3,4%, segnalando pressioni ancora elevate nella componente domestica. Negli Stati Uniti, il CPI di settembre è cresciuto dello 0,3% mese su mese e del 3,0% anno su anno; l’inflazione core è rimasta al 3,0% a/a, con un incremento mensile dello 0,2%, entrambi sotto le attese. A livello globale, l’indice headline dell’OCSE si è mantenuto stabile al 4,1% a/a in agosto, segnalando che la discesa dell’inflazione rimane lenta. In Germania, l’HICP di ottobre è stimata a 2,3% a/a, con inflazione dei servizi pari a 3,6% e core inflation al 2,8%. Questi dati indicano che, pur in un contesto di inflazione moderata, le componenti strutturali (servizi, salari, input energetici) continuano a esercitare pressioni, mantenendo elevata l’incertezza sull’orientamento delle banche centrali. A livello politico-monetario, la European Central Bank ha confermato il tasso di riferimento al 2,00% e lasciato invariato il forward guidance, ma i mercati scontano solo con probabilità ridotta un taglio nei prossimi sei mesi.  Tali condizioni macro implicano per il portafoglio alcune direttrici di intervento immediate: aumentare la selettività nei breakout trend-following applicando filtri di volatilità realizzata e potenziale gamma; modificare gli ingressi nella mean reversion introducendo restrizioni intraday in presenza di elevata dispersione; per la carry & basis ridurre la leva e attivare hedging opzionale quando i differenziali tasso si comprimono; per il momentum commodities spostare l’allocazione dal segmento energy verso softs e industrial metals in attesa di un riassestamento dei crack spreads; per la volatility harvesting ridurre la vendita pura di gamma, preferendo strutture a debito limitato e attivando controlli automatici su deviazioni dell’IV rispetto ai suoi percentili storici. Ottobre ha rappresentato un test operativo severo per Rid Investment: la perdita contenuta contrasta con un drawdown significativo, per cui non si è trattato di un errore sistematico nel modello ma piuttosto di una sequenza avversativa amplificata da eventi macro e volatilità inattesa. Le modifiche descritte sono immediatamente implementabili e mirano a ridurre la vulnerabilità e migliorare la stabilità delle performance. Il mese negativo diventa così una risorsa strategica: da sfruttare per rafforzare la struttura, affinare i parametri e posizionarsi meglio per dicembre.
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